Ogni anno in Italia migliaia di cittadini iniziano lavori di ristrutturazione o ampliamento senza rivolgersi a un geometra. Spesso lo fanno per risparmiare, ma i dati mostrano che la mancanza di un tecnico abilitato è una delle principali cause di contenziosi edilizi e sanzioni. Secondo il Rapporto 2024 del Consiglio Nazionale Geometri, oltre il 35% delle pratiche edilizie irregolari deriva da interventi gestiti senza assistenza professionale.
1. L’illusione del “faccio da me”
Molti proprietari ritengono che l’impresa possa occuparsi di tutto. Tuttavia, solo un tecnico (geometra, architetto o ingegnere) può predisporre e firmare i documenti necessari per avviare i lavori nel rispetto della normativa urbanistica.
2. Mancata verifica urbanistica e catastale
Ogni immobile deve essere conforme ai titoli edilizi esistenti. Senza una verifica preliminare, si rischia di intervenire su immobili già irregolari, peggiorando la situazione.
3. Sanzioni economiche importanti
Il D.P.R. 380/2001 prevede sanzioni anche molto elevate per lavori eseguiti senza pratiche edilizie. Nei casi più gravi, il Comune può ordinare la demolizione delle opere abusive.
4. Danni futuri e problemi di compravendita
Un immobile non aggiornato catastalmente non può essere venduto né locato. Le banche rifiutano mutui e le agenzie immobiliari non possono inserirlo sul mercato.
Il geometra non è una spesa superflua, ma una garanzia di sicurezza e regolarità. Affidarsi a un professionista significa tutelare il proprio investimento e il valore della casa.
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