Molti proprietari danno per scontato che, se non ricevono comunicazioni dal Comune, la propria abitazione sia a posto. In realtà i controlli possono avvenire in diversi momenti e da più enti. Secondo i dati del MEF 2023, oltre il 28% dei controlli fiscali sugli immobili si conclude con la richiesta di aggiornamento catastale o regolarizzazione edilizia.
1. Il ruolo del Comune
Gli uffici tecnici comunali verificano il rispetto del D.P.R. 380/2001. I controlli possono essere casuali o derivare da segnalazioni di vicini, imprese o tecnici.
2. Il Catasto e le verifiche indirette
Anche se il Catasto non effettua controlli diretti, le incongruenze emergono quando si richiedono certificazioni, successioni o mutui.
3. Il momento cruciale: la vendita
Il notaio deve attestare la conformità urbanistica e catastale (art. 19, D.L. 78/2010). Se l’immobile non è conforme, l’atto di compravendita non può essere stipulato.
4. Come prevenire i problemi
Un geometra può redigere una relazione di conformità prima di qualsiasi atto o intervento. In molti casi, le regolarizzazioni costano meno se effettuate in tempo.
Verificare la regolarità del proprio immobile è un investimento sulla serenità. Il controllo del geometra evita blocchi legali e sanzioni future.
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