Quando si pensa al lavoro del geometra, spesso si immagina qualcuno con una piantina in mano e una livella in mezzo a un cantiere. In parte è vero. Ma il mestiere del geometra è molto più vario e, soprattutto, al passo con la tecnologia. Dietro ogni rilievo preciso, dietro ogni progetto di ristrutturazione o frazionamento catastale, c’è un mondo di strumenti – alcuni storici, altri ultramoderni – che rendono questo lavoro concreto, dinamico e in continua evoluzione.
Il taccuino del geometra moderno
Un tempo c’erano blocchi di carta, matite appuntite e metro a nastro. Oggi ci sono tablet, software di modellazione 3D e strumenti che sembrano usciti da un film di fantascienza. Ma ciò che non cambia è l’obiettivo: misurare, progettare, restituire la realtà nel modo più preciso possibile.
Strumenti di rilievo: dove tutto comincia
Il rilievo è il primo passo di molti lavori. Serve per avere un quadro esatto dello stato di fatto, che sia un terreno, un edificio o un singolo appartamento. Ecco alcuni degli strumenti più usati:
- Stazione totale: una specie di “occhio elettronico” che misura angoli e distanze con altissima precisione. È il compagno inseparabile del geometra nei rilievi topografici.
- Livello ottico o digitale: serve per misurare le differenze di altezza tra due punti. Fondamentale per determinare le pendenze e livellare il terreno.
- GPS: una tecnologia che sfrutta i satelliti per ottenere coordinate geografiche precise, utile nei rilievi su larga scala.
- Laser scanner 3D: lo strumento più “futuristico” in dotazione al geometra. Scansiona l’ambiente circostante e restituisce un modello tridimensionale preciso al millimetro. Un alleato potentissimo per rilievi architettonici e restauro.
- Macchina fotografica: ancora oggi insostituibile per documentare lo stato di fatto, i dettagli costruttivi e le anomalie.
- Droni: utilizzati per i rilievi fotogrammetrici, permettono di acquisire immagini aeree e dati tridimensionali su grandi superfici, anche in zone difficilmente accessibili.

Software e tecnologia: il lavoro continua in studio
Dopo il lavoro sul campo, inizia quello in studio. Qui il geometra si trasforma in un tecnico digitale:
- CAD (Computer-Aided Design): il classico programma di disegno tecnico, dove si costruiscono piante, prospetti e sezioni.
- BIM (Building Information Modeling): una rivoluzione nel settore dell’edilizia. Permette di creare modelli digitali completi di ogni informazione utile alla gestione dell’edificio, dalla progettazione alla manutenzione.
- Software catastali e GIS: strumenti per gestire dati territoriali, mappe, confini, visure e pratiche catastali.
- Software per la certificazione energetica: indispensabili per redigere APE (Attestati di Prestazione Energetica) e valutare il consumo energetico degli edifici.
Il valore dell’esperienza
Ma la verità è che nessuno strumento, per quanto avanzato, può sostituire l’occhio allenato e l’esperienza di un geometra. Sapere dove posizionare uno strumento, interpretare correttamente un dato, scegliere la soluzione giusta per ogni situazione… questo non lo fa una macchina.



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