Il termine Docfa è ormai molto diffuso nel settore dell’edilizia e della gestione immobiliare. Si tratta di uno strumento fondamentale per i professionisti, come geometri e tecnici abilitati, che devono occuparsi delle pratiche catastali. Ma cos’è il Docfa, a cosa serve e come si utilizza? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande e fornire una guida utile e chiara sull’argomento.
Che cos’è il Docfa?
Docfa è l’acronimo di Documento Catasto Fabbricati ed è un tipo di pratica catastale richiesta dall’Agenzia delle Entrate per i seguenti scopi:
- Presentare al catasto aggiornamenti relativi agli immobili che possano influire sulla relativa rendita catastale (e quindi sul calcolo delle imposte associate), come ad esempio le variazioni planimetriche.
- Effettuare accatastamenti di fabbricati ex novo.
- Denunciare variazioni di destinazione d’uso o ampliamenti.
- Rettificare errori nei dati catastali.
Il Docfa è quindi uno strumento indispensabile per garantire che le informazioni catastali siano aggiornate e conformi alla realtà.

Quando serve quindi il Docfa?
Il Docfa è necessario in diverse situazioni, tra cui:
- Nuove costruzioni: quando un immobile viene costruito e deve essere accatastato per la prima volta.
- Variazioni catastali: per modifiche interne, ampliamenti, frazionamenti o fusioni di unità immobiliari.
- Cambi di destinazione d’uso: ad esempio, da residenziale a commerciale o viceversa.
- Errori catastali: per correggere dati errati presenti nelle schede catastali.
Come funziona il Docfa?
Il processo di redazione e presentazione di una pratica Docfa segue questi passaggi principali:
- Rilievo dell’immobile: un tecnico abilitato effettua un rilievo metrico dell’immobile per raccogliere i dati necessari.
- Redazione della pratica: compilazione della pratica Docfa, contenente le informazioni relative all’immobile, tra cui:
- Dati identificativi (foglio, particella, subalterno);
- Planimetrie aggiornate;
- Descrizione della variazione o della nuova costruzione.
- Calcolo della rendita catastale: durante la stesura della pratica viene proposta una rendita in base alla destinazione d’uso e alle caratteristiche dell’immobile.
- Presentazione al Catasto: La pratica viene trasmessa all’Agenzia delle Entrate tramite canali telematici o presentata fisicamente presso gli uffici catastali.
Costi e tempistiche
La presentazione di una pratica Docfa comporta:
- Oneri amministrativi: diritti catastali e tributi speciali, variabili in base al tipo di intervento.
- Compenso del tecnico: il costo per il lavoro del geometra o del professionista incaricato.
Le tempistiche dipendono dalla complessità della pratica e dalla velocità degli uffici catastali nel processarla.

Perché affidarsi ad un geometra?
Affidarsi a un geometra è essenziale per garantire che la pratica Docfa sia redatta e presentata correttamente. Il geometra si occupa di:
- Effettuare un rilievo accurato dell’immobile;
- Redigere la documentazione necessaria;
- Verificare la conformità urbanistica e catastale;
- Interfacciarsi con gli uffici catastali per eventuali chiarimenti o correzioni.
Conclusione
Il Docfa è uno strumento indispensabile per la gestione delle pratiche catastali, che richiede competenza tecnica e precisione. Se hai un immobile a Torino e provincia e hai bisogno di aggiornare i dati catastali del tuo immobile o devi accatastare una nuova costruzione, contattaci per assicurarti che la situazione catastale del tuo immobile sia in regola ed evitare problemi futuri: riceverai un preventivo gratuito e senza impegno.



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